71 Avis
Chiara
Chloé
J’ai découvert que ce que les gens pensent sur l’Afrique du Sud est faux. Ce pays m’a ouvert à d’auge langues, d’autre culture, d’autre nourriture et sur une nouvelle façon d’être, de penser et d’interagir avec les autres. J’ai l’Afrique du Sud dans le coeur et des souvenir dans la tête pour toujours.
Carlo alessandro
Anita
Arturo
Philippine
Inglese
Avant de partir, j'ai essayé de ne rien m'imaginer de plus qu'un dépaysement. Mais ce fut plus beau que ça! Il n'y a pas de mots pour décrire ce que j'ai vécu pendant trois mois. Je recommande cette expérience à tout le monde. Ne craignez surtout pas de partir vers l'inconnu car c'est dans ces moments là que l'on apprend le plus. Rencontres, paysages, cultures gravés à jamais dans mon coeur...
Marion
J'ai adoré les paysages et les gens mais je ne me suis pas sentie soutenue par l'organisation locale
Cyril
Alexis
Je ne peux pas croire que mon expérience ici est déjà presque terminée. Rien que d’y penser, je suis stressé ! Je n’ai pas envie de rentrer en Belgique et d’abandonner mes amis ! De manière générale, je pense que l’expérience que j’ai vécue ici est grandiose, et si c’était à refaire je n’y changerais rien, même pas les difficultés que j’ai dû affronter, parce qu’elles m’ont aidé à grandir et à devenir plus mature.
Marcella
Cela fait maintenant 5 mois, sur les 12 que je passerai ici, que je vis dans une des villes les plus belles du monde : Le Cap. (...) Ma famille d’accueil habite dans le quartier de Muizenberg, au sud de la ville. C’est le quartier de prédilection des surfeurs, qui donne directement sur l’océan Pacifique. Je fréquente la Muizenberg High School, qui se trouve à 5 minutes à pied de chez moi.(...) J’adore aller à l’école ici, ça peut paraître étrange mais c’est la vérité ! (...) Vivre cette expérience incroyable et choisir l’Afrique du Sud sont les meilleurs décisions que j’ai prises de ma vie ! Ici je suis vraiment heureuse. J’adore ce pays, tous les jours je découvre quelque chose de nouveau. (...) J’ai appris une autre langue, j’ai une nouvelle famille, et plein de nouveaux amis, des locaux mais aussi d’autres élèves échange qui viennent des 4 coins du monde. Le conseil que je pourrais donner à ceux qui envisagent de vivre une expérience comme la mienne? Just do it !
Marcella
Mi chiamo Marcella Nicosia, ho diciassette anni. abito a Palermo, in Sicilia.
E sono un’exchange student.
La mia scelta di intraprendere una così meravigliosa, e difficile, esperienza è maturata nel corso degli anni, quando, a 12-13 anni ho scoperto della possibilità di trascorrere un anno all’estero. Sin da quel momento ho sempre visto il mio futuro in una prospettiva diversa. Non ero sicura del paese che avrei scelto, ma, quando l’anno scorso a ottobre ho cominciato a compilare i moduli per la richiesta d’iscrizione al programma, in un primo momento avevo optato per gli Stati Uniti d’America. Ma, quando sono venuta a conoscenza della possibilità di andare in un paese africano, ho deciso di cambiare. Sono sempre stata affascinata dalla cultura, delle tradizioni e dal modo di vivere delle persone del continente nero. Avendo avuto la possibilità di andare in un paese africano, ero rimasta particolarmente colpita dal modo di fare della gente. Caldo, amichevole, gentile. Se qualcuno ti guarda, ti guarda negli occhi. E allora, mi sono detta: Sudafrica? Perché no!
In effetti è stata un po’ improvvisa la scelta, perché la mia agenzia aveva bisogno di sapere più presto possibile se volevo cambiare destinazione, quindi ho avuto più o meno tre giorni per decidere. E per convincere i miei genitori, ovviamente. E non è stato affatto facile! Mia madre era particolarmente reticente sulla mia scelta di cambiare destinazione per il Sudafrica, ma sono riuscita a convincerla con il mio entusiasmo.
Adesso sono cinque mesi, dei dodici che trascorrerò qui, che vivo in una delle città più belle del mondo: Citta del Capo. Enorme e piena di attrazioni, Cape Town si estende nella sua grandezza in tutta la Cape Peninsula. Il centro della città è principalmente occupato da uffici, e tutto intorno si aprono una serie di quartieri, e anche di townships. Le townships sono enormi quartieri, che si estendono a perdita d’occhio, dove durante l’apartheid tutte le persone di colore erano state trasferite. Dopo il ’94, tutti coloro che potevano permetterselo economicamente si sono trasferiti in altri quartieri, mentre le persone più povere sono rimaste nelle townships. Tra le più famose qui ci sono Khayelitsha, Mpumalanga e Gugulethu.
Io vivo a Muizenberg, nella zona sud della metropoli, quartiere famoso per il surf direttamente affacciato sull’oceano pacifico. Qui frequento Muizenberg High School, il liceo che prende nome dal quartiere, a cinque minuti a piedi da casa mia.
Andare a scuola qui è molto divertente, cosa strana da dire, ma vera! Cosa che non tutti sanno, è che, qui, tutte le scuole hanno l’obbligo della divisa. Cosa parecchio strana, ma divertente! I colori della mia divisa sono blu e azzurro. Giacca, maglioncino, camicia bianca, cravatta, pantaloni o gonna, scarpe nere: pronti per andare a scuola, ogni giorno! E, anche se attualmente la odio, so che mi mancherà indossare la mia bella divisa. La mia scuola è semiprivata, il che significa che il livello d’istruzione è abbastanza buono. Comunque, per me, e per tutti gli italiani qui in Sudafrica, è abbastanza facile. Togliendo il fatto che per passare l’anno hai bisogno del 30-40% in ogni materia, anziché il 60% come da noi in Italia, c’è anche da dire che ci sono 7 materie, non 13, come siamo abituati noi. Quindi, come avevo già detto, è abbastanza semplice. La giornata scolastica è organizzata diversamente rispetto all’Italia. Ogni giorni ci sono 6 materie, ogni classe di 50 minuti più o meno. Ogni due ore c’è una ricreazione di 20 minuti, durante la quale possiamo mangiare e rilassarci nel prato della scuola. Si entra ogni giorno alle 8 e si esce due volte alle 14.50, due volte alle 15.20 e una, il venerdì, alle 14. Il sabato non c’è scuola, cosa a cui non ero abituata, ma molto facile da accettare! L’anno scolastico è organizzato in quattro bimestri, alla fine dei quali si riceve una pagella con i voti di tutte le materie. Alla fine di ogni bimestre ci sono 10-15 giorni di vacanze. Essendo il Sudafrica nell’emisfero australe le stagioni sono al contrario rispetto all’Europa, quindi l’inizio dell’anno scolastico coincide con l’inizio dell’anno, a Gennaio, non a settembre come da noi. Le vacanze estive vanno da inizio dicembre a metà gennaio.
Prendere le decisioni di intraprendere questa esperienza e di scegliere come destinazione il Sudafrica sono le migliori che io abbia preso in tutta la mia vita. Qui sono veramente felice. Mi piace tantissimo questa terra, ogni giorno scopro qualcosa di nuovo.
Essendo un paese “giovane”, si respira un’aria nuova, piena di voglia di andare avanti e d’integrazione. Anche se è difficile. C’è ancora molto attrito tra le varie classi sociali, se così si possono definire. C’è una netta differenza tra i bianchi, che sono la classe più agiata, i “colorati”, che stanno un po’ nel mezzo, e i neri, che fanno parte della classe meno agiata. La forza con cui il paese ha reagito e con cui tutt’ora reagisce è una cosa che mi affascina molto. Anche se ancora è notevole il percorso che il popolo deve fare per raggiungere l’equità su tutti i fronti, la voglia di fare tutto ciò è forte e vibrante.
Le tantissime culture differenti si intersecano per dar vita ad un mix variopinto. Le lingue parlate principalmente sono inglese, Xhosa e Afrikaans. Oltre all’inglese, che ormai parlo fluentemente, sto cercando di imparare un po’ di Afrikaans, ma non è affatto facile! Spero di riuscire a parlarne po’ prima della fine del mio anno qui.
Io penso di aver fatto la migliore scelta che potessi fare per me. Mi sto godendo la mia vita, ho imparato un’altra lingua, sto cercando di impararne un’altra, ho una nuova famiglia qui, e ho tanti nuovi amici, locali e anche altri Exchange student, da tutte le parti del mondo!
Quindi, cosa potrei consigliare a chi sta pensando di intraprendere un’esperienza come la mia?! JUST DO IT!
Prendi coraggio, buttati, è normale essere spaventati. Ma poi arrivi qui a vivi tutto al cento per cento e senza che te ne possa rendere conto il tempo vola via. Si deve solamente partire, tutto il resto vien da solo. Senza pregiudizi, con la mente libera.
Cioè che mi porterò dietro di questa esperienza è un qualcosa di inesplicabile. La mia vita è cambiata, vedo tutto con altri occhi. Quando vedi gente che non ha nulla guardarti con occhi felici, metti un po’ in prospettiva la tua vita, e capisci quanto sei fortunato ad avere ciò che hai, e soprattutto che la maggior parte delle cose che possiedi non ti servono per essere felice. Quando tornerò a casa in Italia lascerò la mia nuova famiglia, la mia famiglia sudafricana, qui. Lascerò i miei amici, la mia scuola, la mia terrà. E lascerò anche una piccola parte di me, in tutti i cuori che ho toccato nel corso nel mio anno qui. Non mi dimenticherò mai nulla di quello che ho vissuto, e sono grata di aver avuto la possibilità di viverlo.
Federica
Il sud africa mi manca davvero un sacco, è un paese incantevole e che mi ha insegnato moltissimo nei 3 mesi che vi ho trascorso. Sono ancora in contatto con tutti, li sento quasi tutti i giorni, e spero di porterli andare a trovare presto, scuola permettendo. Appena ho un attimo di tempo mi farebbe piacere venire a trovarvi nella sede di Milano cosí da poter raccontarvi di persona la mia esperienza, spero di riuscirci presto. Fammi sapere per l'orientation, io e gli altri saremmo molto eccitati di poter far da testimoni visto che abbiamo stretto un forte amicizia anche tra di noi. :)
Jana
leren openstellen naar andere mensen/ ge leert je familie respecteren/ sociale vaardigheden verbeteren